14 aprile 2015

UNA PREGHIERA DI ANNA MARIA ORTESE






Fatemi fuggire
da questo paese strano,
ve ne prego con le mani
giunte, fatemi
andare lontano.

Dove la gente parla
in modo buono e sereno,
dove nessuno mente,
dove nessuno trema.

In Islanda, forse,
o dove comincia il Polo,
il freddo terribile rende
gli uomini sereni e buoni.

Dove c’è il sole non posso,
non me la sento di stare,
e dove c’è folla non voglio,
non posso più abitare.

Tutte queste macchine atroci,
queste parole di minaccia,
queste scene di beffa,
questi patiboli in piazza.

L’uno a vedere come
muore l’altro. Dante vide
queste cose settecento
anni fa.

Era profeta, o grande
cronista del Futuro?

Anna Maria Ortese

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