Perchè migrate, perchè rischiate la vita?
«Cambiate prospettiva, mettetevi nei nostri panni e provate a vivere una nostra giornata. Capirete che i criminali del gommone, il deserto, il mare, l’odio e l’indifferenza, qui non sono il male peggiore». Bocchescucite.org, 20 aprile 2015
Awas Ahmed è somalo, rifugiato in Italia. Racconta il senso della fuga e il perché abbiamo bisogno di guardare oltre Lampedusa cambiando prospettiva.
A chi chiede: «Non era meglio rimanere a casa piuttosto che morire in mare?», rispondo: «Non siamo stupidi, né pazzi. Siamo disperati e perseguitati. Restare vuol dire morte certa, partire vuol dire morte probabile. Tu che sceglieresti? O meglio cosa sceglieresti per i tuoi figli?». Due giovani ieri sono stati uccisi a Mogadiscio perché si stavano baciando sotto un albero. Avevano vent’anni. Non festeggeranno altri compleanni. Non si baceranno più.
A chi domanda: «Cosa speravate di trovare in Europa? Non c’è lavoro per noi figurarsi per gli altri», rispondo: «Cerchiamo salvezza, futuro, cerchiamo di sopravvivere. Non abbiamo colpe se siamo nati dalla parte sbagliata e soprattutto voi non avete alcun merito di essere nati dalla parte giusta».
Mio cognato scappava con me. Prima del mare c’è il deserto che ne ammazza tanti quanti il mare. Ma quei cadaveri non commuovono perché non si vedono in Tv. Perché non c’è un giornalista che chiede ripetutamente quante donne e bambini sono morti, quante erano incinte. Perché qui in Occidente a volte sembra che l’orrore non basti, c’è bisogno di pathos.
Mio cognato è morto nel deserto. Per la fame. Dopo 24 giorni in cui nessuno ci ha dato da mangiare. A casa c’è una moglie che non si rassegna e aspetta una telefonata che io so non arriverà mai. A casa c’è quel che resta di un sogno, di un progetto, di una vita. Un biglietto per due i trafficanti se lo fanno pagare caro e, loro, i soldi non li avevano. Se fosse restato, li avrebbero ammazzati tutti e due. Il suo ultimo regalo per lei è stata la vita. Lui è scappato e lei non era più utile, l’hanno lasciata vivere.
A chi chiede: «Come si possono evitare altre morti nel Mediterraneo?»,
rispondo: «Venite a vedere come viviamo, dove abitiamo, guardate le
nostre scuole, informatevi dai nostri giornali, camminate per le nostre
strade, ascoltate i nostri politici. Prima dell’ennesima legge,
dell’ennesima direttiva, dell’ennesima misura straordinaria, impegnatevi
a conoscerci, a trovare le risposte nel luogo da cui si scappa e non in
quello in cui si cerca di arrivare. Cambiate prospettiva, mettetevi nei
nostri panni e provate a vivere una nostra giornata. Capirete che i
criminali che ci fanno salire sul gommone, il deserto, il mare, l’odio e
l’indifferenza che molti di noi incontrano qui non sono il male
peggiore».
Testimonianza raccolta dalla Fondazione Astalli
***
Erri De Luca:
«Attraversare il mare è l’unica scelta»
Intervista a cura di Giuseppe Acconcia
Abbiamo parlato
della strage nel Canale di Sicilia con Erri De Luca, autore di
«Solo andata», raccolta di poesie sul protagonismo
e sull’umanità dei profughi che tentano di
traversare il Mediterraneo.
Qual è la sua
reazione alla notizia così triste di centinaia
di morti nel Mediterraneo?
Bisogna arrendersi
all’evidenza che i flussi migratori non sono
regolabili. Non si possono mettere mutande di
sicurezza all’Europa. Non ci sono riusciti gli Stati
uniti con il Messico nonostante si trattasse di un
confine di terra più controllabile del nostro.
Il risultato è che gli anglosassoni non sono più
la maggioranza negli Stati uniti. E questo non ha
fatto che bene agli Usa che prosperano; il presidente
Obama ha regolarizzato milioni di migranti.
Anche l’Italia
dovrebbe imparare ad accogliere i migranti anziché
tentare di respingerli con leggi restrittive che
alimentano l’immigrazione clandestina?
I flussi non possono
essere regolati. I migranti sono un’energia
potentissima per il paese che li accoglie. Ma bisogna
fare un passo in più. Il Mediterraneo è dilaniato
da guerre nella sponda Sud. Il movente che spinge il profugo
a migrare è più forte dei viaggiatori che lo
hanno preceduto.
Chi ha la casa in fiamme accetta di buttarsi nel vuoto. È come se si buttassero dalle finestre in mare. Uno dei superstiti ha dichiarato ieri che quando è arrivato sul bordo del mare e ha visto il relitto che lo avrebbe trasportato non ha avuto altra scelta che montare a bordo. Questo è un fenomeno rispetto al quale nessun ostacolo sarebbe sufficiente.
Chi ha la casa in fiamme accetta di buttarsi nel vuoto. È come se si buttassero dalle finestre in mare. Uno dei superstiti ha dichiarato ieri che quando è arrivato sul bordo del mare e ha visto il relitto che lo avrebbe trasportato non ha avuto altra scelta che montare a bordo. Questo è un fenomeno rispetto al quale nessun ostacolo sarebbe sufficiente.
Eppure si invocano
blocchi navali e attacchi aerei mirati…
Chi invoca le reazioni
peggiori, tra cui molti politici che sono stati al potere
in questi anni, le ha già provate tutte dai
respingimenti in mare ai divieti per i pescatori
di salvare i profughi. Ma non capiscono che
neanche la pena di morte sarebbe un deterrente
sufficiente…? L’accoglienza non è un atto di
bontà ma ha un tornaconto economico.
I veri eroi di queste
ore sono forse gli abitanti di Lampedusa?
Lo scoglio di Punta
Sottile non è il Sud di niente: è la capitale
del Mediterraneo. Vedendo questi viaggiatori
in estrema urgenza, gli abitanti di Lampedusa
praticano tutte e sette le opere di misericordia
dal vestire gli ignudi a dare sepoltura ai morti.
Lampedusa è il nostro ambasciatore nel
Mediterraneo. Loro sono la nostra guida nell’azione.
Tanto che il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini,
dovrebbe essere nominata Commissario europeo
per l’immigrazione.
Ogni profugo ha
poi la sua storia straziante alle spalle…
In Libia i politici
italiani hanno tentato di differire le partenze,
di distribuire i flussi migratori costringendo
i migranti nelle peggiori condizioni. Sono poi
migliaia i profughi siriani che non possono certo
essere assorbiti dalla sola Turchia…L’unica misura
possibile è stabilire diritti di asilo nei
posti più vicini ai loro bisogni, senza far ingrassare
i trafficanti di corpi umani: una delle merci più
redditizie da trafficare. Sarebbe utile
creare centri di smistamento nei luoghi più
vicini a loro per la prima accoglienza. Intendiamoci
bene, per motivi umanitari non campi di quarantena.
In che senso
i profughi sono merce redditizia?
Grazie al
proibizionismo (Bossi-Fini, ecc. ndr),
viaggiavano meglio gli schiavi afro-americani perché
venivano pagati alla consegna. I corpi umani di
adesso sono pagati alla partenza e non importa se vengono
consegnati.
La fine di Mare
Nostrum ha aumentato le vittime dei naufragi?
Mare Nostrum era l’unica
politica ragionevole. Triton è insufficiente.
Bisogna poi sospendere il Trattato di Dublino secondo
il quale chi viene riconosciuto nel paese di approdo deve
rimanere lì. Le autorità vengono costrette spesso ad
aggirarlo non identificando il profugo.
Nell’assenza di Mare Nostrum sono nate tante iniziative
private, come Moas, per il pattugliamento delle
coste maltesi e libiche. Il magnate Christopher
Catrambone vi ha preso parte e con il suo yacht ha salvato
da solo oltre 3 mila migranti.
Cosa dovrebbe fare
invece l’Unione europea?
L’Europa assorbe una
grande quota di migranti. Il fronte principale di ingresso
non è il mare ma le frontiere di terra. E così per
fermarli ora cercano di costruire un muro tra Bulgaria
e Turchia di 160 km. L’Europa dovrebbe delegare
all’Italia compiti come Mare Nostrum a fronte dei giusti
investimenti per gestire il flusso straordinario
di profughi.
Il Manifesto – 21
aprile 2015
Questi ipocriti sciacalletti di governo (italiani ed europei), che dichiarano di risolvere il problema affondando i barconi prima della partenza o perseguendo gli scafisti, col cipiglio cialtrone in favore di telecamera, mi disgustano più dei salvini e delle santanchè di turno. Ma perdonate, cari sciacalletti, tralasciamo per un momento le ragioni umanitarie (che pure già sarebbero più che sufficienti) e le analisi geopolitiche: non eravate voi a sostenere che quella che conta è la legge del mercato, la relazione tra domanda e offerta? E ora davvero volete spacciare questa menzogna secondo la quale basterebbe fracassare qualche barchetta (l'offerta) ed ecco che, puf, milioni di profughi, asilanti, migranti dalla Siria, dalla Somalia, dallo Yemen, dall'Etiopia, dal Subsahara (la domanda) scomparirebbero? Ipocriti sciacalletti cialtroni. LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE PER TUTTE/I - NO AL PERMESSO DI SOGGIORNO
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