23 aprile 2015

PERCHE' SI EMIGRA RISCHIANDO LA VITA



Perchè migrate, perchè rischiate la vita?

di Awas Ahmed


 «Cambiate prospettiva, mettetevi nei nostri panni e provate a vivere una nostra giornata. Capirete che i criminali del gommone, il deserto, il mare, l’odio e l’indifferenza, qui non sono il male peggiore». Bocchescucite.org, 20 aprile 2015

Awas Ahmed è somalo, rifugiato in Italia. Racconta il senso della fuga e il perché abbiamo bisogno di guardare oltre Lampedusa cambiando prospettiva.


A chi chiede: «Non era meglio rimanere a casa piuttosto che morire in mare?», rispondo: «Non siamo stupidi, né pazzi. Siamo disperati e perseguitati. Restare vuol dire morte certa, partire vuol dire morte probabile. Tu che sceglieresti? O meglio cosa sceglieresti per i tuoi figli?». Due giovani ieri sono stati uccisi a Mogadiscio perché si stavano baciando sotto un albero. Avevano vent’anni. Non festeggeranno altri compleanni. Non si baceranno più.

A chi domanda: «Cosa speravate di trovare in Europa? Non c’è lavoro per noi figurarsi per gli altri», rispondo: «Cerchiamo salvezza, futuro, cerchiamo di sopravvivere. Non abbiamo colpe se siamo nati dalla parte sbagliata e soprattutto voi non avete alcun merito di essere nati dalla parte giusta».
Mio cognato scappava con me. Prima del mare c’è il deserto che ne ammazza tanti quanti il mare. Ma quei cadaveri non commuovono perché non si vedono in Tv. Perché non c’è un giornalista che chiede ripetutamente quante donne e bambini sono morti, quante erano incinte. Perché qui in Occidente a volte sembra che l’orrore non basti, c’è bisogno di pathos.

Mio cognato è morto nel deserto. Per la fame. Dopo 24 giorni in cui nessuno ci ha dato da mangiare. A casa c’è una moglie che non si rassegna e aspetta una telefonata che io so non arriverà mai. A casa c’è quel che resta di un sogno, di un progetto, di una vita. Un biglietto per due i trafficanti se lo fanno pagare caro e, loro, i soldi non li avevano. Se fosse restato, li avrebbero ammazzati tutti e due. Il suo ultimo regalo per lei è stata la vita. Lui è scappato e lei non era più utile, l’hanno lasciata vivere.

A chi chiede: «Come si possono evitare altre morti nel Mediterraneo?», rispondo: «Venite a vedere come viviamo, dove abitiamo, guardate le nostre scuole, informatevi dai nostri giornali, camminate per le nostre strade, ascoltate i nostri politici. Prima dell’ennesima legge, dell’ennesima direttiva, dell’ennesima misura straordinaria, impegnatevi a conoscerci, a trovare le risposte nel luogo da cui si scappa e non in quello in cui si cerca di arrivare. Cambiate prospettiva, mettetevi nei nostri panni e provate a vivere una nostra giornata. Capirete che i criminali che ci fanno salire sul gommone, il deserto, il mare, l’odio e l’indifferenza che molti di noi incontrano qui non sono il male peggiore».
Testimonianza raccolta dalla Fondazione Astalli


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Erri De Luca: «Attraversare il mare è l’unica scelta»
Intervista a cura di Giuseppe Acconcia 
 
Abbiamo par­lato della strage nel Canale di Sici­lia con Erri De Luca, autore di «Solo andata», rac­colta di poe­sie sul pro­ta­go­ni­smo e sull’umanità dei pro­fu­ghi che ten­tano di tra­ver­sare il Mediterraneo.
Qual è la sua rea­zione alla noti­zia così tri­ste di cen­ti­naia di morti nel Mediterraneo?
Biso­gna arren­dersi all’evidenza che i flussi migra­tori non sono rego­la­bili. Non si pos­sono met­tere mutande di sicu­rezza all’Europa. Non ci sono riu­sciti gli Stati uniti con il Mes­sico nono­stante si trat­tasse di un con­fine di terra più con­trol­la­bile del nostro. Il risul­tato è che gli anglo­sas­soni non sono più la mag­gio­ranza negli Stati uniti. E que­sto non ha fatto che bene agli Usa che pro­spe­rano; il pre­si­dente Obama ha rego­la­riz­zato milioni di migranti.
Anche l’Italia dovrebbe impa­rare ad acco­gliere i migranti anzi­ché ten­tare di respin­gerli con leggi restrit­tive che ali­men­tano l’immigrazione clandestina?
I flussi non pos­sono essere rego­lati. I migranti sono un’energia poten­tis­sima per il paese che li acco­glie. Ma biso­gna fare un passo in più. Il Medi­ter­ra­neo è dila­niato da guerre nella sponda Sud. Il movente che spinge il pro­fugo a migrare è più forte dei viag­gia­tori che lo hanno pre­ce­duto.
Chi ha la casa in fiamme accetta di but­tarsi nel vuoto. È come se si but­tas­sero dalle fine­stre in mare. Uno dei super­stiti ha dichia­rato ieri che quando è arri­vato sul bordo del mare e ha visto il relitto che lo avrebbe tra­spor­tato non ha avuto altra scelta che mon­tare a bordo. Que­sto è un feno­meno rispetto al quale nes­sun osta­colo sarebbe sufficiente.
Eppure si invo­cano bloc­chi navali e attac­chi aerei mirati…
Chi invoca le rea­zioni peg­giori, tra cui molti poli­tici che sono stati al potere in que­sti anni, le ha già pro­vate tutte dai respin­gi­menti in mare ai divieti per i pesca­tori di sal­vare i pro­fu­ghi. Ma non capi­scono che nean­che la pena di morte sarebbe un deter­rente suf­fi­ciente…? L’accoglienza non è un atto di bontà ma ha un tor­na­conto economico.
I veri eroi di que­ste ore sono forse gli abi­tanti di Lampedusa?
Lo sco­glio di Punta Sot­tile non è il Sud di niente: è la capi­tale del Medi­ter­ra­neo. Vedendo que­sti viag­gia­tori in estrema urgenza, gli abi­tanti di Lam­pe­dusa pra­ti­cano tutte e sette le opere di mise­ri­cor­dia dal vestire gli ignudi a dare sepol­tura ai morti. Lam­pe­dusa è il nostro amba­scia­tore nel Medi­ter­ra­neo. Loro sono la nostra guida nell’azione. Tanto che il sin­daco di Lam­pe­dusa, Giusi Nico­lini, dovrebbe essere nomi­nata Com­mis­sa­rio euro­peo per l’immigrazione.
Ogni pro­fugo ha poi la sua sto­ria stra­ziante alle spalle…
In Libia i poli­tici ita­liani hanno ten­tato di dif­fe­rire le par­tenze, di distri­buire i flussi migra­tori costrin­gendo i migranti nelle peg­giori con­di­zioni. Sono poi migliaia i pro­fu­ghi siriani che non pos­sono certo essere assor­biti dalla sola Turchia…L’unica misura pos­si­bile è sta­bi­lire diritti di asilo nei posti più vicini ai loro biso­gni, senza far ingras­sare i traf­fi­canti di corpi umani: una delle merci più red­di­ti­zie da traf­fi­care. Sarebbe utile creare cen­tri di smi­sta­mento nei luo­ghi più vicini a loro per la prima acco­glienza. Inten­dia­moci bene, per motivi uma­ni­tari non campi di quarantena.
In che senso i pro­fu­ghi sono merce redditizia?
Gra­zie al proi­bi­zio­ni­smo (Bossi-Fini, ecc. ndr), viag­gia­vano meglio gli schiavi afro-americani per­ché veni­vano pagati alla con­se­gna. I corpi umani di adesso sono pagati alla par­tenza e non importa se ven­gono consegnati.
La fine di Mare Nostrum ha aumen­tato le vit­time dei naufragi?
Mare Nostrum era l’unica poli­tica ragio­ne­vole. Tri­ton è insuf­fi­ciente. Biso­gna poi sospen­dere il Trat­tato di Dublino secondo il quale chi viene rico­no­sciuto nel paese di approdo deve rima­nere lì. Le auto­rità ven­gono costrette spesso ad aggi­rarlo non iden­ti­fi­cando il pro­fugo. Nell’assenza di Mare Nostrum sono nate tante ini­zia­tive pri­vate, come Moas, per il pat­tu­glia­mento delle coste mal­tesi e libi­che. Il magnate Chri­sto­pher Catram­bone vi ha preso parte e con il suo yacht ha sal­vato da solo oltre 3 mila migranti.
Cosa dovrebbe fare invece l’Unione europea?
L’Europa assorbe una grande quota di migranti. Il fronte prin­ci­pale di ingresso non è il mare ma le fron­tiere di terra. E così per fer­marli ora cer­cano di costruire un muro tra Bul­ga­ria e Tur­chia di 160 km. L’Europa dovrebbe dele­gare all’Italia com­piti come Mare Nostrum a fronte dei giu­sti inve­sti­menti per gestire il flusso straor­di­na­rio di profughi.

Il Manifesto – 21 aprile 2015

1 commento:

  1. Questi ipocriti sciacalletti di governo (italiani ed europei), che dichiarano di risolvere il problema affondando i barconi prima della partenza o perseguendo gli scafisti, col cipiglio cialtrone in favore di telecamera, mi disgustano più dei salvini e delle santanchè di turno. Ma perdonate, cari sciacalletti, tralasciamo per un momento le ragioni umanitarie (che pure già sarebbero più che sufficienti) e le analisi geopolitiche: non eravate voi a sostenere che quella che conta è la legge del mercato, la relazione tra domanda e offerta? E ora davvero volete spacciare questa menzogna secondo la quale basterebbe fracassare qualche barchetta (l'offerta) ed ecco che, puf, milioni di profughi, asilanti, migranti dalla Siria, dalla Somalia, dallo Yemen, dall'Etiopia, dal Subsahara (la domanda) scomparirebbero? Ipocriti sciacalletti cialtroni. LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE PER TUTTE/I - NO AL PERMESSO DI SOGGIORNO

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