03 febbraio 2014

I NUOVI BARBARI



Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini. Mai detto fu più appropriato ad una regione governata alternativamente da PD e PDL (ma con l'andrangheta sempre sullo sfondo).
Antonio Ricchio

Il tempio greco di Monasterace perde pezzi in mare
Un anno dopo Sibari, un altro tesoro della Calabria rischia di andare perso. A cadere sotto i colpi dell’incuria dell’uomo, questa volta, potrebbero essere i resti dell’antica Kaulon, a Monasterace. Il maltempo e le mareggiate che nel fine settimana hanno interessato lo Jonio reggino hanno infatti provocato il parziale crollo del tempio dorico dell’antica Kaulon e indebolito ulteriormente le difese dell’area archeologica. Nel 2012 proprio qui è stato scoperto il mosaico ellenistico più grande della Magna Grecia. E le drammatiche immagini che arrivano dal sito archeologico stridono con quelle cariche di entusiasmo pervenute nei giorni degli importanti ritrovamenti: mosaici rivenuti all’interno di uno dei pochi edifici termali di epoca greca venuti alla luce nel Meridione. 


La furia delle onde, insomma, rischia di cancellare millenni di storia. Nelle scorse settimane, dopo le mareggiate di novembre, da più parti era stato lanciato l’allarme per la situazione di Kaulon, lasciata esposta al mare dopo il crollo della duna che la proteggeva naturalmente. La Provincia di Reggio Calabria era intervenuta con lavori di somma urgenza e aveva allestito una barriera in pietra sulla spiaggia. Poca cosa rispetto alla potenza distruttiva del mare in tempesta di queste ultime ore.

La barriera comunque dovrebbe tornare a essere rinforzata non appena la situazione meteorologica tornerà alla normalità. Lo assicura la soprintendente ai Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi: «Interverremo anche noi, ma questo non basta. Tutta l’area dove si trova il mosaico è senza protezione. Dovremo quindi verificare col ministero se ci sono risorse per poter installare la protezione lungo tutto il fronte del parco che si affaccia sulla spiaggia.

Al momento, però, nessun intervento è possibile perché con il mare in queste condizioni sarebbe a rischio la vita dei lavoratori. Dopo la mareggiata di novembre — aggiunge Bonomi — che provocò il crollo della duna, la nuova ondata di maltempo ha danneggiato gravemente la muratura del tempio. Cercheremo di recuperare i blocchi di pietra portati via dal mare per risistemarli al loro posto, ma è necessario creare una protezione a tutta l’area». Si muove anche la politica. L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che ieri ha effettuato un sopralluogo a Monasterace, ha annunciato che il ministro Bray «ha stanziato 300 mila euro per i primi interventi a protezione dell’area archeologica di Kaulon».


Il Corriere della Sera 3 febbraio 2014

Nessun commento:

Posta un commento