Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini. Mai detto fu più appropriato ad una regione governata alternativamente da PD e PDL (ma con l'andrangheta sempre sullo sfondo).
Antonio Ricchio
Il tempio greco
di Monasterace perde pezzi in mare
Un anno dopo
Sibari, un altro tesoro della Calabria rischia di andare perso.
A cadere sotto i colpi dell’incuria dell’uomo, questa
volta, potrebbero essere i resti dell’antica Kaulon, a
Monasterace. Il maltempo e le mareggiate che nel fine settimana
hanno interessato lo Jonio reggino hanno infatti provocato il
parziale crollo del tempio dorico dell’antica Kaulon e
indebolito ulteriormente le difese dell’area archeologica.
Nel 2012 proprio qui è stato scoperto il mosaico ellenistico
più grande della Magna Grecia. E le drammatiche immagini che
arrivano dal sito archeologico stridono con quelle cariche di
entusiasmo pervenute nei giorni degli importanti ritrovamenti:
mosaici rivenuti all’interno di uno dei pochi edifici termali
di epoca greca venuti alla luce nel Meridione.
La furia delle
onde, insomma, rischia di cancellare millenni di storia. Nelle
scorse settimane, dopo le mareggiate di novembre, da più parti
era stato lanciato l’allarme per la situazione di Kaulon,
lasciata esposta al mare dopo il crollo della duna che la
proteggeva naturalmente. La Provincia di Reggio Calabria era
intervenuta con lavori di somma urgenza e aveva allestito una
barriera in pietra sulla spiaggia. Poca cosa rispetto alla
potenza distruttiva del mare in tempesta di queste ultime ore.
La barriera
comunque dovrebbe tornare a essere rinforzata non appena la
situazione meteorologica tornerà alla normalità. Lo assicura
la soprintendente ai Beni archeologici della Calabria,
Simonetta Bonomi: «Interverremo anche noi, ma questo non
basta. Tutta l’area dove si trova il mosaico è senza
protezione. Dovremo quindi verificare col ministero se ci sono
risorse per poter installare la protezione lungo tutto il
fronte del parco che si affaccia sulla spiaggia.
Al momento, però,
nessun intervento è possibile perché con il mare in queste
condizioni sarebbe a rischio la vita dei lavoratori. Dopo la
mareggiata di novembre — aggiunge Bonomi — che provocò il
crollo della duna, la nuova ondata di maltempo ha danneggiato
gravemente la muratura del tempio. Cercheremo di recuperare i
blocchi di pietra portati via dal mare per risistemarli al loro
posto, ma è necessario creare una protezione a tutta l’area».
Si muove anche la politica. L’assessore regionale alla
Cultura Mario Caligiuri, che ieri ha effettuato un sopralluogo
a Monasterace, ha annunciato che il ministro Bray «ha
stanziato 300 mila euro per i primi interventi a protezione
dell’area archeologica di Kaulon».
Il Corriere della Sera 3
febbraio 2014
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