In questo luogo di vermi e di paure
il tempo scorre lento e taciturno
Pà tu oggi lo sai meglio di me
qui poi diventano tutti galantuomini
i fessi siamo noi che l'abbiamo bevuta.
Crescenzio Cane in alcuni versi del 1959 dedicati al padre ucciso dallo sfruttamento del lavoro.
Se senti due pietre muoversi
è il cuore di Palermo
che respira aria di rabbia.
Se ti parlo di rivoluzione
oggi negli occhi si scontrano
tutti i problemi del mondo e
il cuore di Palermo va a pezzi.
da IL CUORE DI PALERMO, 1980
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