28 febbraio 2014

IL GLICINE DI PASOLINI



Il glicine, da Poesie Incivili (aprile 1960)

(...)
Io non so cosa sia
questa non-ragione, questa poca-ragione:
Vico, o Croce, o Freud, mi soccorrono,
ma con la sola suggestione
del mito, della scienza, nella mia abulia.
Non Marx. Solo ciò che ormai è parola
la parola muta, non il chiarore,
non il buio che c'è prima, povero glicine!
Quanto in te vive - e in me per te trema -
resta represso gemito
di cui non si sa, di cui non si dice.
Ma è possibile amare
senza saper cosa questo vuol dire? Felice
te, che sei solo amore, gemello vegetale,
che rinasci in un mondo prenatale!
(...)

Pier Paolo Pasolini

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