Alcuni versi dimenticati di Pier Paolo Pasolini sottolineano, opportunamente, che ci sono madri e madri...
MADRI
SERVILI
Madri servili, abituate da secoli
a chinare senza amore la testa,
Madri feroci, intente a difendere
quel poco che, borghesi, possiedono,
la normalità e lo stipendio,
quasi con rabbia di chi si vendichi
o sia stretto da un assurdo assedio.
Madri feroci, che vi hanno detto:
Sopravvivete! Pensate a voi!
Non provate mai pietà o rispetto
per nessuno, covate nel petto
la vostra integrità di avvoltoi!
Ecco, vili, mediocri, servi,
feroci, le vostre povere madri!
Che non hanno vergogna a sapervi
- nel vostro odio - addirittura superbi,
se non è questa che una valle di lacrime.
È cosi che vi appartiene questo mondo:
fatti fratelli nelle opposte passioni,
o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo
a essere diversi: a rispondere
del selvaggio dolore di esser uomini.
Pier Paolo Pasolini - "La Ballata delle Madri"
Personalmente non la leggo in questo senso. Voglio dire, che uno che ha amato tanto sua madre come madre e come donna, non intendeva, a mio avviso, scagliarsi contro altre madri in quanto tali. La grande incriminata è la Cultura Egemone, essenzialmente maschilista che ha piegato intere generazioni di donne, riducendole a mero strumento per raggiungere i suoi fini, vale a dire, avere uomini profondamente divisi e allo stesso tempo legati al rifiuto profondo di essere diversi. Io leggo una sorta di lucida pietà in Pasolini verso queste donne che forse non hanno mai veramente capito come venivano usate e non avrebbero potuto, non essendo dotate di una consapevole e sana autocritica -mai aiutata ad essere sviluppata e sempre ostacolata dalla mentalità secolarmente maschilista- diversamente nemmeno accettare quel che hanno inconsapevolmente "prodotto" (Se ora vi vedessero al lavoro
RispondiEliminain un mondo a loro sconosciuto,
presi in un giro mai compiuto
d’esperienze cosi diverse dalle loro,
che sguardo avrebbero negli occhi?
Se fossero lì, mentre voi scrivete
il vostro pezzo, conformisti e barocchi,
o lo passate, a redattori rotti
a ogni compromesso, capirebbero chi siete?) Pasolini "usa" le madri, sempre secondo il mio personalissimo punto di vista, per frustare chi, come il Potere, imbevuto di una certa Cultura, ha frustato prima di tutto loro
(Madri servili, abituate da secoli
a chinare senza amore la testa,
a trasmettere al loro feto
l’antico, vergognoso segreto
d’accontentarsi dei resti della festa.
Madri servili, che vi hanno insegnato
come il servo può essere felice
odiando chi è, come lui, legato,
come può essere, tradendo, beato,
e sicuro, facendo ciò che non dice.).
Trovo molto stimolante la tua interpretazione, cara Shedir. D'altra parte ogni autentica poesia offre sempre molteplici chiavi di lettura.
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